You are here

Anatomia delle gengive

Steffen's picture
Submitted by Steffen on Wed, 06/01/2016 - 00:09

Innanzitutto partiamo dalla distinzione dei differenti tipi di gengive presenti nella nostra bocca:

Gengiva libera
La gengiva libera è quella che tutti conosciamo ovvero quella porzione di tessuto compatto di colore rosa che circonda il dente e che, tra un dente e l’altro forma la papilla interdentale.
Questa porzione di gengiva è detta libera poiché circonda il dente a livello dello smalto ma non è ancorata ad esso.
La parte più alta della gengiva libera è chiamata margine gengivale la quale, ripiegandosi contro lo smalto, forma il solco gengivale che ha una profondità di circa 1,5 mm fino a 2 mm.

Il solco gengivale, proprio per la sua conformazione, è soggetto all’accumulo di detriti alimentari. In condizioni di buona salute è un fluido, il liquido crevicolare, che ne favorisce la detersione.

Quando l’equilibrio bio-chimico endorale muta, il solco gengivale viene colonizzato da batteri patogeni, che sono causa di infiammazione gengivale la quale, se non curata, porta alla formazione di patologie più serie: in primis la gengivite, che è una situazione reversibile poiché può essere debellata con sedute di pulizia dentale professionale.

Il peggioramento della gengivite porta alla parodontite che, invece, è irreversibile ovvero, è possibile curarla ma quasi mai definitivamente. In altre parole, la parodontite necessita sempre di richiami da parte del dentista o dell’igienista dentale per impedire la perdita di osso alveolare verticale il cui riassorbimento pregiudica la stabilità del dente innescando il processo naturale di espulsione dello stesso.

La parte più bassa del solco gengivale è detto solco gengivale libero e si trova, idealmente, in prossimità del colletto ovvero, della congiuntura tra lo smalto ed il cemento radicolare (comunemente diciamo sotto la gengiva).

Gengiva aderente
La gengiva aderente è quella porzione di tessuto che segue la forma del colletto del dente ed è mantenuta aderente all’osso alveolare dell’elemento dentale da fibre connettivali che dal cemento radicolare passano sopra all’osso alveolare e terminano sulla gengiva ritenendola salda all’osso stesso.

A livello del colletto dentale, la gengiva marginale aderisce attraverso l’epitelio giunzionale.

L’epitelio giunzionale circonda il colletto dentale come una cintura. Esso costituisce la base o pavimento del solco gengivale o della tasca gengivale e aderisce al dente impedendo infiltrazioni patogene dal cavo orale verso i tessuti parodontali più interni e profondi fino ad arrivare all’osso alveolare.

La linea di giunzione mucogengivale separa la gengiva aderente dalla gengiva mucogengivale che non è più aderente all’osso e che termina nel fornice vestibolare (Modelli denti). Esiste il fornice vestibolare superiore e quello inferiore che sono la sede dei frenuli delle labbra).

Ciascuna gengiva presenta tre distinte zone:

gengiva vestibolare
che continua e termina sei solchi vestibolari
gengiva linguale o buccale
che confluisce superiormente nella mucosa che riveste il palato duro (che sta sopra la lingua) e, nella parte inferiore, nella mucosa che sta sotto la lingua (solco sottolinguale);
gengiva interdentale
forma la papilla rosa tra un dente e l’altro.
Lo scopo delle gengive, è quello di proteggere il parodonto sottostante da potenziali minacce provenienti dal cavo orale. Con il termine parodonto si intende quell’insieme di tessuti deputati al sostegno ed alla ritrazione del dente nella sua sede naturale: legamento parodontale, osso alveolare e gengiva stessa.

Per impedire che i batteri possano colonizzare il tessuto gengivale più superficiale e cheratinizzato, quest’ultimo ha un frequente ricambio metabolico in più, in condizioni di salute, la normale salivazione ed il fluido crevicolare favoriscono l’asportazione delle micro particelle di cibo rimaste in bocca e tra i denti dopo i pasti(Pellicole intraorali).